DIALOGO DI UN VENDITORE DI LIBRI USATI E DI UN LETTORE SCERBANENCHIANO

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tommaso berra
view post Posted on 12/11/2009, 19:42




Roma, settembre 2009


Caro Nipote,
è caccia grossa e tuo zio desidera darti conto della sua ultima magnifica battuta mandandoti, via mail, quest’operetta senza pretese, ma scritta col cuore, intitolata leopardianamente (absit iniuria verbis!): DIALOGO DI UN VENDITORE DI LIBRI USATI E DI UN LETTORE SCERBANENCHIANO.
Il narrato risponde quasi totalmente alla realtà dei fatti.
Il dialogo è dedicato alla memoria di Giorgio Scerbanenco.
Saluti affettuosi, Zio Paolo

Un sabato mattina di settembre a Roma. Zio Paolo ha un appuntamento scerbanenchiano, in un quartiere lontano, ma prima decide di visitare alcune librerie e bancarelle di libri vicino casa visto che la sua mitica Volvo la sera prima gli ha notificato, tramite accensione dell'apposita spia, un'anomalia delle emissioni. Marmitta, suppone lo Zio, che di motori però non capisce quasi nulla. Come di tante altre cose, del resto.
La ricerca libresca nel quartiere e dintorni non dà esito positivo. Zio Paolo è deluso. Cerca un meccanico. Tutti chiusi. E' aperto solo un riparatore di motorini che richiesto di un consiglio azzarda: "Non dovrebbe essere niente di grave. Giri pure pian pianino dentro Roma ma lunedì vada alla Volvo".
Confortato dal tecnico autorevole parere, Zio Paolo (d’ora in avanti LETTORE) s’avventura per l'Olimpica e giunge alfine all’agognata meta: un negozietto di libri usati dove pochi giorni prima aveva acquistato per soli tre euro "La sabbia non ricorda" di Scerbanenco e la prima edizione della "Lettera a una professoressa" di don Milani (che non lo sappia la Gelmini!), affidando al Venditore di libri usati il leggiadro compito di trovargli altri Scerbanenco. E' una sorta di bugigattolo stipato di libri all'inverosimile, dove il Venditore s’affanna ad accatastare, ieratico, altri volumi in orizzontale seguendo una logica tutta sua, forse esoterica.


LETTORE: Buongiorno signore, rieccomi a lei speranzoso.
VENDITORE: Buongiorno a lei. Speranzoso di cosa?
LETTORE Come? Non ricorda? Le avevo chiesto di trovarmi tutti i romanzi di Scerbanenco che fosse possibile trovare...
VENDITORE (scorbutico): Non ho avuto tempo, mi dispiace.
LETTORE: Può provarci adesso a farmi una ricerca.
VENDITORE (vieppiù scorbutico): Non ho tempo da perdere ora, ho da lavorare.
LETTORE (serafico): Anch'io non ho tempo da perdere e vengo dall'altro capo di Roma. Lei mi aveva fatto una promessa. Il suo lavoro è vendere libri usati ed io sono qui per comprarne.
Il Venditore non risponde ma si sposta di pila e comincia ad armeggiare più in alto. Il Lettore spera di avercela fatta a convincerlo con quella frase deontologica, ma non ne è sicuro. Vorrebbe chiederglielo, ma teme che lo Scorbutico possa ripensarci. Comunque non riesce a tacere del tutto.
LETTORE: Quanti libri perbacco, Ma come farà a raccapezzarsi?
VENDITORE (meno scorbutico): Ad ognuno il suo mestiere. Vede là, è tutto Agatha Christie. E qua c'è Simenon.
LETTORE: Forza allora, mi trovi uno Scerbanenco.
VENDITORE: Scerbanenco va sempre, ma i quantitativi...
LETTORE: Possibile? Neppure uno?
Il Venditore affonda una mano dietro una pila di gialli Mondadori ed ecco apparire "I DIECIMILA ANGELI" di Scerbanenco, edizione "Amica-Bur", la stessa de "La sabbia non ricorda" acquistato dal Lettore ad un euro nella precedente visita.
LETTORE: Bravo, grazie, ha visto che ce l'ha fatta in due minuti?
Il Venditore non risponde, ma tira fuori una "Venere privata".
LETTORE: Ce l'ho già, ma lo comprerei ugualmente se fosse la prima edizione Garzanti con l'appendice autobiografica di Scerbanenco, che mi dicono splendida. Ma questo è un tascabile che non la porta.
VENDITORE: Non c'è altro allora, passi tra qualche settimana e vediamo che cosa riesco a procurarle.
Il Venditore scende dalla scaletta e fa per congedare il Lettore. Ma lo Scerbanenchiano non è ancora pago e lo implora con gli occhi di fare qualche altro tentativo. Il Venditore incede fiero verso la porta come il Grande Sacerdote. E da una pila di romanzi che parte dal pavimento fa spuntare come per incanto "ELSA E L'ULTIMO UOMO" di Giorgio Scerbanenco, edito da Rizzoli nel 1975 al prezzo di 2800 lire. Il Lettore esulta. Il novello Merlino, privo però di barba e già scorbutico, resta sulle sue ma al Lettore non sfugge che gonfia leggermente il petto.
LETTORE: La ringrazio tanto e ora mi arrendo. Ma tornerò presto. Quanto le devo?
VENDITORE: Uno più due: tre euro.
LETTORE: Incredibile, stava sotto tutti questi Gasperini. Ma quanti Gasperini. Troppi, non le pare?
VENDITORE: Alle donne piace.
LETTORE: Le donne, le donne. Ma quali donne? Le grandi donne amano Scerbanenco!


Zio Paolo alias Tommaso Berra
 
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Grea[t]!
view post Posted on 12/11/2009, 20:14




Non c'è modo migliore per aprire la bacheca.

Un grazie a tommaso berra per il suo dialoghetto.
 
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orrest
view post Posted on 12/11/2009, 20:28




Molto molto bello, un bel modo per iniziare.
 
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tommaso berra
view post Posted on 3/3/2010, 22:34




CITAZIONE (tommaso berra @ 12/11/2009, 19:42)
LETTORE: Incredibile, stava sotto tutti questi Gasperini. Ma quanti Gasperini. Troppi, non le pare?
VENDITORE: Alle donne piace.
LETTORE: Le donne, le donne. Ma quali donne? Le grandi donne amano Scerbanenco!

E' da tempo che ho uno scrupolo: il finale di questo dialoghetto scherzoso si conclude con frasi che sembrano suonare disistima per la scrittrice Brunella Gasperini. Non è così. L'intervista a Cecilia Scerbanenco, riportata oggi da Scerbancredi nella nostra sezione "Scerbanenco quotidiano", nella quale la figlia di Giorgio dichiara che la Gasperini era una grande amica del padre, mi induce a precisare: 1) se Giorgio Le era amico e La stimava, vuol dire che era una grande donna; 2) io non ho letto niente di Lei, ma qualcuno che ha letto romanzi e articoli di Brunella Gasperini mi assicura che si tratta di una scrittrice molto umana, con grande senso dell'umorismo e moderna rispetto ai tempi; 3) nel dialoghetto ho riportato semplicemente la conversazione un po' paradossale che si è realmente svolta tra me e il mio "pusher" scerbanenchiano, culminata in quelle battute: troppi Gasperini, ma alle donne piace, le grandi donne amano Scerbanenco. Semplici battute, non giudizio critico. Voglio rendere così omaggio a Brunella Gasperini e mi riprometto di colmare la mia lacuna leggendo qualche Sua opera.

Per comodità dei lettori di "Scerbanenco Scrive" riporto uno stralcio della voce Wikipedia dedicata a Brunella Gasperini.

Brunella Gasperini, pseudonimo di Bianca Robecchi (Milano, 22 dicembre 1918 – Milano, 7 gennaio 1979), è stata una giornalista e scrittrice italiana.Trascorse la maggior parte della sua vita tra Milano, la sua città natale, e San Mamete, piccola frazione della Valsolda, sul Lago di Lugano.
Conclusa una breve parentesi come insegnante nell'immediato dopoguerra, iniziò a collaborare con il Corriere della Sera e diversi periodici Rizzoli all'inizio degli anni cinquanta, distinguendosi immediatamente per una visione moderna e progressista su questioni che avrebbero dominato la società italiana negli anni successivi. La rubrica "Ditelo a Brunella" in particolare, fu pubblicata su Annabella per venticinque anni, e la vide stabilire un dialogo aperto e franco con i suoi lettori su tematiche come il divorzio, l'aborto, la famiglia e la politica.
Nel 1956 pubblicò il suo primo romanzo, L'estate dei bisbigli (precedentemente uscito a puntate su Annabella), a cui fecero seguito Io e loro: cronache di un marito (1959), Rosso di sera (1964), A scuola si muore (1975) e Grazie lo stesso (1975), tutti editi da Rizzoli. Pubblicò inoltre l'ironico manuale Il Galateo di Brunella Gasperini (Sonzogno, 1975) e l'autobiografia Una donna e altri animali (Rizzoli, 1978).
Una selezione dei suoi editoriali e delle lettere pubblicate su Annabella è stata raccolta nei postumi Così la penso io (Rizzoli, 1979) e Più botte che risposte (Rizzoli, 1981).
Dal matrimonio con Adelmo Gasperini (chiamato da tutti Mino) ebbe due figli, Massimo, nato nel 1946, e Nicoletta (1950-1989), anche lei giornalista, che collaborò assiduamente con diversi settimanali e riviste musicali.

Edited by tommaso berra - 3/3/2010, 22:58
 
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irene48
view post Posted on 4/3/2010, 18:04




CITAZIONE
LETTORE: Incredibile, stava sotto tutti questi Gasperini.

Coincidenze... Che il volume di S. stesse sotto una pila di Gasperini sembra proprio uno scherzo del caso che crea - come scrive Pirandello nella premessa seconda del Fu Mattia Pascal - grazie alla vicinanza, delle "amicizie oltre ogni dire speciose". tra libri che paiono accozzati senza alcun ordine, in una vecchia e cadente biblioteca frequentata solo dai topi (veri).
 
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4 replies since 12/11/2009, 19:42   918 views
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