CITAZIONE (tommaso berra @ 12/11/2009, 19:42)
LETTORE: Incredibile, stava sotto tutti questi Gasperini. Ma quanti Gasperini. Troppi, non le pare?
VENDITORE: Alle donne piace.
LETTORE: Le donne, le donne. Ma quali donne? Le grandi donne amano Scerbanenco!
E' da tempo che ho uno scrupolo: il finale di questo dialoghetto scherzoso si conclude con frasi che sembrano suonare disistima per la scrittrice
Brunella Gasperini. Non è così. L'intervista a
Cecilia Scerbanenco, riportata oggi da Scerbancredi nella nostra sezione "Scerbanenco quotidiano", nella quale la figlia di Giorgio dichiara che la Gasperini era una grande amica del padre, mi induce a precisare: 1) se Giorgio Le era amico e La stimava, vuol dire che era una grande donna; 2) io non ho letto niente di Lei, ma qualcuno che ha letto romanzi e articoli di Brunella Gasperini mi assicura che si tratta di una scrittrice molto umana, con grande senso dell'umorismo e moderna rispetto ai tempi; 3) nel dialoghetto ho riportato semplicemente la conversazione un po' paradossale che si è realmente svolta tra me e il mio "pusher" scerbanenchiano, culminata in quelle battute: troppi Gasperini, ma alle donne piace, le grandi donne amano Scerbanenco. Semplici battute, non giudizio critico.
Voglio rendere così omaggio a Brunella Gasperini e mi riprometto di colmare la mia lacuna leggendo qualche Sua opera.
Per comodità dei lettori di "Scerbanenco Scrive" riporto uno stralcio della voce Wikipedia dedicata a Brunella Gasperini.
Brunella Gasperini, pseudonimo di Bianca Robecchi (Milano, 22 dicembre 1918 – Milano, 7 gennaio 1979), è stata una giornalista e scrittrice italiana.Trascorse la maggior parte della sua vita tra Milano, la sua città natale, e San Mamete, piccola frazione della Valsolda, sul Lago di Lugano.
Conclusa una breve parentesi come insegnante nell'immediato dopoguerra, iniziò a collaborare con il Corriere della Sera e diversi periodici Rizzoli all'inizio degli anni cinquanta, distinguendosi immediatamente per una visione moderna e progressista su questioni che avrebbero dominato la società italiana negli anni successivi. La rubrica "Ditelo a Brunella" in particolare, fu pubblicata su Annabella per venticinque anni, e la vide stabilire un dialogo aperto e franco con i suoi lettori su tematiche come il divorzio, l'aborto, la famiglia e la politica.
Nel 1956 pubblicò il suo primo romanzo, L'estate dei bisbigli (precedentemente uscito a puntate su Annabella), a cui fecero seguito Io e loro: cronache di un marito (1959), Rosso di sera (1964), A scuola si muore (1975) e Grazie lo stesso (1975), tutti editi da Rizzoli. Pubblicò inoltre l'ironico manuale Il Galateo di Brunella Gasperini (Sonzogno, 1975) e l'autobiografia Una donna e altri animali (Rizzoli, 1978).
Una selezione dei suoi editoriali e delle lettere pubblicate su Annabella è stata raccolta nei postumi Così la penso io (Rizzoli, 1979) e Più botte che risposte (Rizzoli, 1981).
Dal matrimonio con Adelmo Gasperini (chiamato da tutti Mino) ebbe due figli, Massimo, nato nel 1946, e Nicoletta (1950-1989), anche lei giornalista, che collaborò assiduamente con diversi settimanali e riviste musicali.
Edited by tommaso berra - 3/3/2010, 22:58