Grea[t]! |
|
| CITAZIONE (orrest @ 19/11/2009, 18:02) L'antigiallo ma anche una sottolineatura significativa degli uomini e delle loro virtù. Funt l'assassino auto denunciato ma dai sani principi, dai saldi principi anzi, che guarda dritto davanti a se ed ha poche parole per se e per gli altri. Ma anche la constatazione amara di un genere di uomini del suo tempo. Sapeva molto bene ormai che non sono i cattivi ad essere veramente pericolosi, sono i vinti,, gli amareggiati, i piccoli, che sono irrevocabilmente piccoli eppure si credono grandi. Chareday s'era messo in mente di dimostrare che in quindici giorni, se voleva, spediva un uomo all'ergastolo o all'esecuzione capitale, e qualunque considerazione si sarebbe infranta contro questa fissazione Un genere pericoloso che, inquadrando nessuno è colpevole non solo come giallo ma anche come denuncia di un malcostume o meglio di un mal diritto dello stato del ventennio, era assai dilagante in quel periodo. Nessuno è colpevole ha il sapore amaro della denuncia politica contro un sistema, contro un modus operandi. Non avevo pensato a questa chiave di lettura e probabilmente ho fatto male. Forse perchè questo terzo Jelling, nel mio pensiero, è un pò meno brillante dei due primi precedenti capitoli e quindi non mi sono spinto più in là nella sua lettura, oltre le parole. E' un giallo nuovo, anti come è stato definito credo da Oreste del Buono, ma non mi ha pienamente soddisfatto come ad esempio La bambola cieca. Parlo esclusivamente dal punto di vista della storia, perchè la struttura del Jelling di turno è sempre mirabile. Nel colpevole rividi un pò gli scherzi che si è soliti fare al liceo contro il compagno di classe meno gettonato, ma a ben vedere c'è dell'altro come giustamente sostieni. Non si tratta di uno scherzo innocente, qua si parla di pena di morte o carcere a vita, e se non fosse per Jelling un uomo porrebbe fine alla vita di un altro - carcere o morte è lo stesso -, di un conoscente per giunta, solo per completare uno scherzo e mettere a nudo la sua fragilità. Anche in Nessuno è colpevole - ancora una volta - c'è al centro una donna. Anche qui la chiave della vicenda.Capite di chi sto parlando?
|
| |