Racconti neri

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Grea[t]!
view post Posted on 11/11/2009, 22:10




Racconti contenuti in Racconti neri in ordine alfabetico:

- Assassinio psicologico
- Belle rose per morire
- Con un coltello o con un bacio
- Delitto a Olimpia
- Delitto all’italiana
- Delitto allo chalet
- Diario per un assassino
- Due fratelli, una ragazza, una rapina
- Emanuela e la vipera
- Ho sposato Miss Follia
- Il delitto non rende ma l’abiezione sì
- Il vecchio Fritz cerca Maria
- Intervista con una schiava bianca
- L’assassinata è ancora viva
- L’uomo più solo del mondo
- La fabbrica delle vedove
- La notte della tigre
- La tredicenne scomparsa
- Le ricerche continuano
- Mai domandare alla gatta se ti vuole bene
- Morte a pagamento
- Né gloria né grana né brune
- O mi aiuti o mi ammazzo
- Perché vivere se puoi morire?
- Più forte del killer
- Sei già morta
- Sirena d’allarme bionda
- Uccidere con amore
- Un morto da mille sterline
- Un ragioniere, un’inchiesta, un suicidio
- Un treno per l’inferno
- Un treno per morire e per amare
- Una donna di riserva per Joe
- “Warum?” Perché?

Questa sezione vuole essere semplicemente un punto di riferimento per ritrovarsi all'interno della marea di racconti scritti da Scerbanenco.
 
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salconte
view post Posted on 15/11/2017, 19:54




Salve, mi chiamo Salvatore Conte e ho dato vita alla Collana nera "Sulla Porta di Dite".
Ho letto con grande stupore "L'assassinata è ancora viva" di Scerbanenco.
In questo incredibile racconto ritrovo i motivi ispiratori della mia letteratura "nera".
Avrei piacere di conoscere le sensazioni degli altri lettori.
Vi è da evidenziare come pochissimi autori trattino e sappiano trattare la narrazione di un'agonia.
Se avete dei riferimenti, sarebbe utile pubblicarli.
Quindi vi è da pensare, sulla base della statistica letteraria, che l'agonia viene trattata solo da "scrittori naturali", ovvero da pochi, pochissimi autori che hanno un rapporto spontaneo, innato, naturale appunto, con il passaggio tra vita e morte, e che riescono a esaltarne la drammaticità.
A ciò corrisponde, penso, un omologo concetto di lettore naturale: repulsa o indifferenza (verso la narrazione agonica) del lettore comune, interesse specifico e innato del lettore agonico naturale, predisposto a tale emozione.
Si può quindi parlare di estetica (artistica e letteraria) dell'agonia, come ristretto movimento limitato a una certa predisposizione naturale e congenita.
Aperto al dibattito, grazie.
 
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1 replies since 11/11/2009, 22:10   426 views
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