Tutti i colori dell' amore firmati Scerbanenco, Il Corriere della Sera, 21 agosto 2002, Enzo Di Mauro

« Older   Newer »
  Share  
orrest
view post Posted on 4/12/2009, 10:03




Tutti i colori dell' amore firmati Scerbanenco

CULTO Mille fra romanzi e racconti rosa, gialli e neri: l' incredibile vena dello scrittore ucraino che «adottò» Milano



Nato a Kiev nel 1911 da madre italiana e da padre ucraino, Giorgio Scerbanenco (al secolo Vladimir Scerbanenko) giunse in Italia ancora in fasce. Conobbe Milano a sedici anni, e questa città fu la sua vera patria d' elezione, benché mai smise di sentirsi profugo ed errante. Prima del giornalismo e della passione letteraria, patì la fame e lavorò come operaio alla Borletti. Questo straniero - che più tardi avrebbe diretto le riviste femminili «Novella» e «Bella» - si trasformò ben presto, come ha scritto Oreste del Buono, in una «sorprendente macchina per fare storie». Ce lo ricorda Roberto Pirani, il curatore di Uccidere per amore. Racconti 1948-1952: secondo una prima bibliografia, l' opera di Scerbanenco conta ottantadue romanzi e più di mille racconti, senza contare gli articoli e la posta con i lettori firmata Adrian o Valentino. Il tutto dal 1933 al 1969, anno della morte. Passava dal rosa al giallo e al nero con grande sicurezza e disinvoltura, come se in lui convivessero più scrittori diversi e opposti. Il vecchio Rizzoli lo costrinse a inventarsi decine di pseudonimi per fare fronte a una produzione inarrestabile. In una pagina autobiografica, Scerbanenco confessò: «Per fortuna, lavorando quattordici, sedici ore al giorno, scrivendo quattro o cinque romanzi e centinaia di racconti all' anno, avevo poco tempo per commettere errori. Ma ne commettevo sempre». Egli, d' altra parte, non credeva all' ispirazione: «Si scrive quando si scrive», affermava, e aggiungeva che la squadra di calcio per la quale tifava era Moravia. Scerbanenco fu fedele a quella Milano brumosa, umida, crepuscolare che gli consentì di inventarsi uno spazio per i suoi romanzi e racconti di malavita. Nel 1966 nacque il suo eroe, l' investigatore Duca Lamberti. Venere privata, Traditori di tutti, I ragazzi del massacro, I milanesi ammazzano il sabato e i 22 racconti di Milano calibro 9 rappresentano una vera commedia umana del crimine. Nel 1968, una giuria internazionale (che comprendeva nomi come Aveline, Boileau e Narcejae) gli assegnò il «Grand Prix de la littérature policière». I venti racconti di Uccidere per amore - alcuni dei quali ambientati negli Stati Uniti e a Parigi, a suo tempo rispettivamente firmati con gli pseudonimi di John Colemoore e di Jean Pierre Rivièrre - sono di una modernità sorprendente e confermano il grandissimo talento di uno scrittore che si costrinse al genere per raccontare ingenuità, avidità, miseria di vite chiuse in un orizzonte di mediocrità. Farmacisti, impiegati, ragazze che credono nei romanzi d' amore mentre i loro occhi tristi, inquieti, misteriosi nascondono desideri e impulsi abbietti, delitti dovuti, gelosie, padri che uccidono per salvare l' onore della figlia senza dimenticare le ragioni dell' interesse, i piccoli eroi di Scerbanenco mettono in scena passioni, frustrazioni, fragilità e solitudine di un universo senza speranza. A Scerbanenco basta un dettaglio per rappresentare un sentimento morale, la cifra estetica che prelude al crimine. La riproduzione in vetro della Torre Eiffel, appoggiata su un mobile, non è per lo scrittore soltanto l' icona di un arredamento piccolo-borghese. Enzo Di Mauro I racconti di Giorgio Scerbanenco «Uccidere per amore» sono editi da Sellerio, pagine 298, euro 11

ENZO DI MAURO


Edited by Grea[t]! - 4/12/2009, 22:22
 
Top
0 replies since 4/12/2009, 10:03   150 views
  Share