L'antro dei filosofi, il quarto libro dedicato ad Arturo Jelling

« Older   Newer »
  Share  
Grea[t]!
view post Posted on 4/7/2010, 11:00 by: Grea[t]!




Grazie all’aiuto di Irene sono riuscito a leggere la nota di Roberto Pirani, in appendice all’ultima uscita Sellerio di Scerbanenco, l’Antro dei filosofi. Avevo molte aspettative sia perché le riflessioni di Pirani sono molto valide, sia perché il quarto Jelling rappresenta in tutto il 2010, sino ad oggi, la sola ristampa del nostro autore.
Sono rimasto molto deluso dalle sei paginette che Pirani ci regala. La sensazione è che la brevità della nota non aiuti a cogliere il senso di un romanzo molto valido nel suo contesto ciclico e soprattutto denso di novità rispetto ai tre precedenti.
Per prima cosa segnalo ancora l’inesattezza secondo cui Scerbanenco pubblicò E’ passata un’illusione con lo pseudonimo John Colemoore, edizioni S.A.C.S.E., anno 1942. La firma cita Scerbanenco, lascio a voi controllare nell’archivio delle copertine. D'altronde già tommaso berra aveva segnalato questa imprecisione, non so quanto lieve.
Pirani si sofferma poi sullo stile senza luogo del romanzo con particolare attenzione agli Steve e alla loro filosofia di vita. L’approccio è quello giusto, ma lo sviluppo insufficiente. Scerbanenco vuole solo far passare il fatto che "il fanatico è ridicolo e terribile", lasciando intravedere che il crimine, con persone del genere, è dietro l’angolo?
Io non lo credo fino in fondo. E’ vero che in alcuni punti Giorgio calca la mano nel tratteggio, ma a me non sembra che egli voglia farsi beffe degli Steve, suscitando il sorriso improbabile del lettore. Sebbene Scerbanenco ami la fine ironia, nel romanzo, nei riguardi degli Steve, essa è presente con il contagocce. Questo perché ciò che deve passare è la ferrea moralità e l’irreprensibilità della famiglia, il loro rigore, la loro rettitudine, il loro rispetto delle regole non per piacere a qualcuno, ma perché questo è il modus vivendi della loro famiglia. Un input morale/educativo, vedrei io. La scena serale dove gli Steve recitano ad alta voce i propri peccati, prima di iniziare il pasto, non mi pare che sprigioni fanatismo nè che susciti ironia. Per quanto mi riguarda, a livello formale, sarebbe stato lo stesso se al posto degli Steve ci fosse stata una rigorosa famiglia credente, che esige la preghiera a mani giunte e rivolgendo gli occhi al cielo, prima di iniziare a cenare. Di certo non penseremmo al fanatismo dei primi anni ‘40. Inoltre io credo che gli Steve abbiano una loro sensibilità: ripenso alla scena di Leslie Steve, affacciato sul fiume, a piangere la morte di Luciana Axel. Questa è l’immagine di un uomo che soffre e che in quel preciso momento richiama con naturalezza e semplicità la compartecipazione emotiva del lettore, quasi che se fossimo lì consoleremmo noi stessi Leslie, spinti dal dispiacere e da una vena di pietà. Eppure stiamo parlando sempre dello stesso personaggio: proprio quel Leslie Steve, rigido e inflessibile, che si reca alla locanda con L'atomismo di Democrito e di Leucippo.
Ora Scerbanenco li chiami fanatici, verissimo, ma siamo sicuri di rivedere negli Steve l’immagine riflessa del totalitarismo e del regime nazista di quegli anni?
Secondo me no, secondo Pirani probabilmente. Punti di vista.
Il rammarico maggiore nasce però dal non aver visto approfondita la figura del quarto ispettore Jelling. Già perché ormai Jelling è più ispettore che archivista, un one man show vista la mancanza di Matchy e di Tommaso Berra (non il reale, quello narrativo). Jelling matura, evolve, si fa più autorevole e meno timido. Un cenno di penna, in queste sottolineature, credo sarebbe stato opportuno.
Infine Pirani definisce il finale "una meccanica del resto abbastanza improbabile, è in fondo secondaria, anche se dovuta". Disaccordo su entrambi gli aggettivi e divergenza completa con il grande Pirani.

Auspicio per il futuro: speriamo in nuove e numerose uscite scerbanenchiane. Sellerio, Garzanti, Rizzoli datevi da fare, il 2011 avanza…
 
Top
14 replies since 12/12/2009, 18:34   614 views
  Share