Occhio di falco, Regia di Vittorio De Sisti, sceneggiato TV, 1995

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Grea[t]!
view post Posted on 21/12/2009, 15:45




Regia: Vittorio De Sisti
Anno di produzione: 1995
Cast: Enzo Cannavale, Cinzia Leone, Marco Messeri, Gene Gnocchi, Luana Colussi, Daniela Foà.
Prodotto in Italia.

E' incredibile scoprire quanti spunti hanno dato i racconti neri di Scerbanenco. In questo caso, nel '95, è stato creato uno sceneggiato con addirittura Gene Gnocchi nel ruolo di poliziotto improbabile, dove però questa volta improbabile è per il fatto che Gene, comico valente, di scerbanenchiano ha ben poco.
Riporto, per saperne di più, due articoli presi da La Repubblica e Il Corriere della Sera.

9 Luglio 1996, Il Corriere della Sera

Troppe teste per Gene poliziotto

"Occhio di falco" (Raiuno, domenica, ore 20.45), serie poliziesca interpretata da Gene Gnocchi, non tradisce le attese. Nel senso che e' esattamente quello che uno si aspetta: una detective story strampalata dove l' azione e' un pretesto per l' interpretazione, un poliziotto molto improbabile (Gnocchi), un ispettore macchiettistico (Enzo Cannavale), il capo della squadra omicidi un po' spostato (Marco Messeri), una fidanzata giornalista bella e possibile (Luana Colussi), una nipotina acchiappabambini (Stefania Acunzo), una sorella del poliziotto inaffidabile al pari di tutti gli altri protagonisti (Cinzia Leone). I MAGNIFICI SETTE. Se lo spettatore avesse chiuso gli occhi e sognato "Occhio di falco" il risultato non sarebbe stato dissimile da quello andato in onda. Che, anzi, mostrava alcune dissonanze: di tenuta stilistica, di interpretazione, di tono. Lo spettatore sogna da solo, a "Occhio di falco" hanno messo le mani troppe persone. Liberamente ispirata a un racconto di Giorgio Scerbanenco, diretta da Vittorio De Sisti, la serie e' sceneggiata da ben sette persone: Guglielmo Enea, Bruno Garbuglia, Giovanna Koch, Luigi Montefiori, Gian Roberto Orano, Giovanni Simonelli, Franco Verucci. Sette come le puntate della serie; e' probabile che ogni sceneggiatore si sia occupato di un singolo episodio e che, alla fine, tutti insieme abbiano fatto una rilettura comunitaria. Perche' la decisione da prendere era grave: "Occhio di falco" e' una storia che ogni tanto ammicca alla commedia oppure e' decisamente una commedia che usa il genere poliziesco come puro espediente? COMMEDIA. Quando Gnocchi fa del metalinguaggio ("Non si e' mai visto un film dove uno spara a chi sa dove sono i gioielli" o "Non chiedermi di andare a vedere "La corazzata Potemkin") manda a dire a chi lo segue che ci troviamo in piena commedia; anche se sono poche le battute e le situazioni che siano degne di una commedia (come lo era, ad esempio "I vicini di casa" con Teo Teocoli e Silvio Orlando). Insomma, senza perdersi troppo nelle sottigliezze, "Occhio di falco" sarebbe un riuscito esempio di Tv dei ragazzi, se esistesse ancora. Gene Gnocchi e' impacciato (di suo e di ruolo), e' simpatico, e' indeciso. Come tutte le persone molto intelligenti, a 41 anni suonati, non sa ancora cosa fare da grande: se lo scrittore, se l' attore, se l' intrattenitore, se il comico, se tutto. E uno cui piace divagare: "Mi interessano gli abbozzi, le digressioni. Una storia dall' inizio alla fine... mi viene la stanchezza". Ma anche gli spettatori, con il telecomando, conoscono l' arte della divagazione.

ALDO GRASSO



06 luglio 1996, La Repubblica

GNOCCHI, CHE DETECTIVE

Gene Gnocchi è un detective stralunato e improbabile in Occhio di falco, la serie diretta da Vittorio De Sisti, girata esattamente un anno fa e ora in onda nelle serate estive di RaiUno, da domani alle 20.50. Gnocchi, scrittore ironico e di qualche talento, noto in tv per i suoi personaggi stralunati, sta girando il film di Lina Wertmuller Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e di politica. "Il personaggio che interpreto in ' Occhio di falco' è originale" dice Gnocchi del detective Vasco "ritagliato su misura per me, ho lavorato molto sui dialoghi cercando di adattarlo a me il più possibile". Gnocchi non nasconde un certo disappunto per la collocazione estiva della serie, "mi sembra indicativo dell' importanza che la Rai ha dato a questo sceneggiato". In Occhio di falco, Vasco è un giovane moderno e sensibile, simpatico e spericolato, è un investigatore che annusa gli ambienti e le situazioni facendosi guidare dal suo fiuto non senza incoscienza. La sua vita non è solo lavoro: è fidanzato con una giornalista (Luana Colussi, anche lei alla prima esperienza di attrice), ha una sorella (Cinzia Leone) scapestrata, è amico di un anziano ispettore napoletano (Enzo Cannavale) e si scontra continuamente con il commissario (Marco Messeri). Per Gene Gnocchi, deluso dalla tv - "non nego i recenti scarsi risultati" - la scelta è il cinema. "Dopo Cuori al verde di Giuseppe Piccioni e il film della Wertmuller, a settembre girerò Il carniere con Massimo Ghini e Roberto Citran con la regia di Maurizio Zaccaro. Non è che al cinema ti prendono perché vai male in tv" scherza Gnocchi "però effettivamente riscuoto un certo interesse. La tv mi sembra sempre più difficile perché ti richiedono le stesse cose, gli stessi personaggi". Rocker dilettante, è entusiasta della sua tournée musicale: "Mi sento un Iggy Pop della Bassa Padana. Il nostro non è un gruppo da sesso, droga e rock' n' roll ma piuttosto da ' nocino, cotechino e rock' n' roll' . In ogni caso se tutte le volte che ci esibiamo sul palco volano decine di reggiseni a balconcino e mutande, vorrà pure dire qualcosa!". Anche il regista Vittorio De Sisti pensa al cinema: "Il 29 luglio comincerò le riprese di Volare, un film ispirato alla celebre canzone di Domenico Modugno e ambientato nel ' 58 in Calabria. Nel cast ci sono Marina Suma, Massimo Ranieri, Tiziana Lodato e Daniele Liotti, oltre al bambino protagonista che sceglierò a giorni".

Manca l'autore di questo articolo, peccato per lui.
 
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tommaso berra
view post Posted on 21/12/2009, 16:14




caro scerbancredi,
tu sottolinei la presenza di gene gnocchi negli improbabili panni dell'investigatore scerbanenchiano. e sia. ma consentimi di sciogliere un peana ad enzo cannavale, bandiera del cinema italiano, grande caratterista, presente con la sua bonomia partenopea in decine e decine di film, anche pruriginosi, ma pure in "nuovo cinema paradiso" di tornatore. cannavale, scerbanenco, chi l'avrebbe mai detto?
 
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Adam_Strange
view post Posted on 19/7/2012, 10:36




Grandissima serie, quasi impossibile da recuperare :(
 
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2 replies since 21/12/2009, 15:45   1310 views
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