L'ora d'oro |
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| Ottimo! Fin dalla premessa Al lettore l'Autore stesso dice che il suo intento non è referenziale! Afferma poi con ironico candore diminutivo che in quel caso «l'opera sarebbe divenuta un romanzo verista, o politico, o storico, invece di essere l'ingenua favola che è». Ora, io credo che sia bene, prima di tutto, leggere Non rimanere soli come un'«ingenua favola», vale a dire senza idee precostituite, liberi da preconcetti, senza aspettative. Ma poi, a una lettura più approfondita e meditata, cos'è Non rimanere soli? - è o non è un romanzo autobiografico? - è o non è un romanzo storico? - è o non è un romanzo politico? - che altro è? Parliamone!
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