Non rimanere soli

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L'ora d'oro
view post Posted on 14/1/2010, 12:16 by: L'ora d'oro




Grazie Irene!!
Molto molto interessante! Evidentemente le categorie da me indicate erano soprattutto una provocazione: perché a) Non rimanere soli le contiene un po' tutte, ma anche perché b) secondo me è soprattutto qualcos'altro (che non dico ancora).
Aggiungo solo tre osservazioni:

1) Sull'ambientazione temporale del romanzo: anche se il narratore non indica le date esatte, la prima notte è collocabile nel dicembre del 1943, poco prima del Natale, la seconda è una notte del gennaio 1944, la terza è quella sul 29 gennaio dello stesso anno.

2) Leggendo un'opera letteraria credo si debbano sempre distinguere tre piani: uno extratestuale - il piano su cui si muovono autore e lettore - e due intratestuali - quello della narrazione, su cui si muovono il narratore (o io narrante) e il narratario, e quello del narrato, su cui si muovono i personaggi. In un'opera (anche esplicitamente) "autobiografica" la non coincidenza di cui parli, quindi, non è solo tra l'io narrante e l'io narrato, ma tanto più tra di essi e l'autore (per esempio: il narratore dei Promessi Sposi, che trascrive un vecchio manoscritto, che si rivolge ai 25 lettori ecc. è una finzione letteraria, non è l'Alessandro Manzoni storico).
In questo senso Paccagnini, purtroppo, nell'introduzione forza troppo la mano: cerca nel romanzo (opera letteraria) delle spiegazioni sulla biografia dell'autore.

3) L'osservazione sulla luce è giusta e va approfondita (io l'ho già fatto, ma è bello farlo insieme e vedere se si giunge agli stessi risultati). :-)

Ciao a tutti!
 
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32 replies since 8/1/2010, 11:46   976 views
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