L'ADRIATICO VIVENTE DI SCERBANENCO (2), Né sempre né mai

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tommaso berra
view post Posted on 15/4/2010, 09:29




"Né sempre né mai" uscì in volume, per Sonzogno, nel 1974, postumo quindi, come quinto titolo della collana "Romantica", preceduto da due romanzi di Brunella Gasperini ("L'estate dei bisbigli" e "Le vie del vento") da "E la sposa lasciò l'altare" di Marius Miniati e "La strega" di Barbara Michaels. E' certo un romanzo sentimentale ma è anche un giallo, con tanto di cadavere fin dall'inizio (il play boy Paolo Ferri) e scrupolose indagini del brigadiere di polizia Stilo (l'autore non ci dice il suo nome di battesimo), finalmente un investigatore "regolare" dell'universo scerbanenchiano, acuto e umano, che si avvale della collaborazione di due veri poliziotti, "Impermeabile blu" e "Impermeabile bianco".
"Né sempre né mai" era stato però pubblicato nel 1964-65 a puntate sulla rivista "Eva" dell'editore Rusconi, come ci dice Nunzia Monanni nella sua "Cronologia". E fu l'unico romanzo scritto da Scerbanenco per questa rivista. Suggestivi i riferimenti all'epoca: Rossella è pettinata alla Beatles, nei locali i ragazzi si muovono al ritmo del twist ascoltando "Let's twist again" nella versione di Peppino di Capri.
Ho già anticipato in "Pillole di forum" il mio giudizio: positivo. E' un bel romanzo, a tratti delizioso. Lo classifico come seguito de "L'Adriatico vivente di Scerbanenco", perché Lignano Sabbiadoro in ottobre, quando tutti gli alberghi sono ormai chiusi, tranne il "Las Vegas", la pineta di Lignano, il mare di Lignano, il vento di Lignano che viene da Trieste, riempiono molte pagine del romanzo. E le descrizioni sono bellissime. Ad un certo punto (penso alla tempesta di vento) ti sembra di essere su quella spiaggia e di lottare tu, lettore, contro la furia della bora. Un giallorosa Scerbanenco, dunque, ben fuso. Un bel racconto sul "come eravamo" di quella generazione pre-'68. Si racconta la maturazione sentimentale di Marta, Rik, Rossella e Lorenzo, ragazzi di età compresa tra i 18 e i 26 anni circa (belli anche certi flashback sulla metà degli anni '50 in famiglie dell'alta borghesia di Udine) attraverso le loro delusioni. Splendide le scene con i due cavalli, mamma e puledrina. "Né sempre né mai" meriterebbe un bravo regista.

Edited by Tommaso Berra - 29/5/2014, 18:10
 
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