Roberto Arquati |
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| Ho scoperto il forum su Scerbanenco adesso, questo pomeriggio di sabato, e propongo la mia iscizione con enorme piacere; il colpo di fulmine con "Milano calibro 9" risale a tanti anni fa, duranti i quali non lessi null'altro di Volodymyr-Džordžo Ščerbanenko.
Poi l'ho riscoperto, e adesso la cosa a cui devo fare più attenzione è non ricomprare volumi che ho già... devo fare il censimento!
Complimenti per aver dedicato un forum a uno scrittore non conosciuto come si meriterebbe, senz'altro sottovalutato, e per chi lo apprezza dotato di una delle più formidabili penne che abbiano mai scritto nel nostro dopoguerra.
La marea di scribacchini (non faccio nomi, tanto li indovinate..) che attualmente imperversano, vincono premi letterari e fanno opinione nelle scuderie delle grandi case editrici (ma le scuderie sono fatte per gli animali, no?) al Nostro gli fanno quello che si dice in vernacolo toscano, ossia una s*%* nulla!
E sul costrutto linguistico e narrativo di Scerbanenco, a mio modesto parere, perchè non sono un critico letterario né un filologo di mestiere, è ancora stato detto ben poco di quello che ci sarebbe veramente da dire da parte di quelli che invece si preoccupano di spiegare che il romanzo come genere letterario è ormai defunto, e blah e blah.
Insomma: saluti a tutti, e attacco a esplorare il forum.
R. A.
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