Scerbanenco in rosa

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irene48
view post Posted on 14/4/2010, 22:26 by: irene48




Non so se è capitato anche a voi (l'ultima pillola di Great me lo fa pensare) di rimanere spiacevolmente colpiti dalla lettura dei romanzi rosa del nostro autore. Sono reduce da un tour de force (Appuntamento a Trieste, Johanna della foresta, Noi due e niente altro, ma anche Anime senza cielo e, dulcis in fundo, Luna di miele) che mi ha letteralmente steso: a parte qualche pagina passabile, malgrado alcuni spunti narrativi promettenti, ho trovato questi romanzi molto deludenti. Trame poco coerenti, personaggi alquanto improbabili, svolazzi sentimentali piuttosto stucchevoli, oltre a uno sbrodolamento proprio di chi vuole tirare per le lunghe una narrazione che si sarebbe potuta risolvere in un numero di pagine molto più ridotto, per non parlare della scrittura, alquanto incolore.
Mi farebbe piacere aprire una discussione su questo argomento, per cercare di capire come sia possibile che uno scrittore capace di far affascinare il lettore con le intense pagine di Non rimanere soli, o di coinvolgerlo nelle trame noir dei suoi originali polizieschi, abbia potuto scrivere opere così scialbe.
 
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6 replies since 14/4/2010, 22:26   260 views
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